jeudi 2 février 2017

8 cose che fanno male a tavola

Insaccati carichi di conservanti, cibi fritti o precotti sono da moderare, per l’alto apporto di grassi e il basso contenuto in vitamine e sostanze nutritive.

Se parliamo, invece, di patate germinate, cibi carbonizzati e conserve aperte da tempo, il nostro consiglio è quello di eliminarli dalla tua dieta, fin da subito.Ecco 8 cibi e abitudini alimentari da evitare, se tieni alla salute!

1. Insaccati
Nitriti, nitrati e nitrosammine sono sostanze che vengono aggiunte agli insaccati per mantenere brillante e roseo il colore delle carni conservate o che si sviluppano nel metabolismo delle ammine. Danneggiano le cellule e sono potenzialmente cancerogeni. La vitamina C presente in molti vegetali freschi previene la loro dannosa ossidazione.

2. Alimenti light e gallette di cereali senza glutine
Bibite zero, salse e alimenti conservati a basso contenuto di grassi, dolci senza zucchero spesso sono ricchi di additivi alimentari che li rendono conservabili e più appetibili. Attenzione, quindi, alle etichette.


Le gallette, spesso utilizzate come snack o come sostitute di pane e pasta, hanno un alto indice glicemico. I cereali soffiati apportano inoltre zuccheri assimilabili. Sono perciò da preferire i cereali integrali a più alto contenuto vitaminico, minerale e di fibre.

3. L’olio di semi “leggero”
 Quando si dice “pesante” ci si riferisce alla componente aromatica dell’olio d’oliva, che costituisce anche la frazione polifenolica antiossidante e lo rende l’alimento simbolo della dieta mediterranea, anche per il suo prezioso contenuto di vitamine liposolubili.

Non si pensi che l’olio di semi sia più leggero, tutti gli oli apportano le stesse calorie, ma gli oli di semi appaiono organoletticamente neutri perché vengono chimicamente deodorati e decolorati.



4. Barattoli dimenticati in frigo
Le conserve non vanno consumate dopo due settimane dall’apertura. Talvolta siamo spinti a pensare che eliminando la porzione di prodotto ammuffita dai vasetti di salse, di confetture, di marmellate e di condimenti il problema di un degrado qualitativo sia aggirato. In realtà i microrganismi si diffondono in tutto il contenuto della confezione.
Le micotossine prodotte dalle muffe possono dare gravi patologie renali, epatiche e carico del sistema nervoso.
Diverso è il caso dei formaggi erborinati: le penicilline responsabili dello sviluppo delle muffe commestibili non sono pericolose per la salute, possono avere un ruolo antibiotica. Ma attenzione, i formaggi vanno conservati in contenitori ermetici dedicati per evitare contaminazioni.


5. Patate germinate
Le patate germinate non vanno usate in cucina, perché la solanina si concentra proprio in prossimità dei germogli, oltre che sulla buccia e sulleparti verdastre del tubero. La solanina è un alcaloide tossico dal sapore amaro che può provocare intossicazioni anche dopo l’assunzione di piccole quantità. Le principali manifestazioni sono di natura gastrointestinale e neurologica.


6. Fritti e acroleina
Consumare saltuariamente cibi fritti non fa male, può al contrario stimolare la funzionalità della colecisti (fatta eccezione, naturalmente, per chi soffre di patologie del pancreas e del fegato).
È la frittura mal eseguita che rende tossici gli alimenti: superato il punto di fumo, l’olio inizia a emettere un odore acre, pungente e sgradevole e deve essere sostituito.
L’acroleina che si forma ad alte temperature è una sostanza cancerogena, che causa anche irritazione delle mucose. Un termometro da cucina può essere utile per controllare la temperatura dell’olio di cottura e per la preparazione di un buon fritto.



7. Alimenti carbonizzati
Gli idrocarburi policiclici aromatici sono composti tossici per l’organismo presenti, oltre che nello smog e nel fumo di sigaretta, anche in alcuni alimenti a causa del processo di cottura o conservazione subìto. Pensiamo al cornicione bruciato della pizza o alla base stessa, al pesce affumicato, alle croste croccanti del pane con una colorazione molto più che ambrata.
Anche la frequenza con cui si consumano carni cotte alla griglia e pietanze preparate nel forno a legna incide nell’introduzione alimentare disostanze non salutari. Dunque, il consiglio è il buonsenso: non eccedete!
8. Piatti pronti surgelati
Bastano pochi minuti per saltarli in padella o per rigenerarli al microonde, soddisfano le esigenze di chi non ha voglia o dimestichezza ai fornelli. Ma quante calorie contengono?
Sale in eccesso e grassi saturi sono spesso aggiunti a questi prodotti per aumentare conservabilità e sapore, si tenga conto che sono sostanze correlate all’aumentato dell’incidenza delle patologie cardiovascolari.
Consumare con moderazione.



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