mardi 26 septembre 2017

Il potere della musica per Parkinson , Alzheimer e riabilitazione motoria

Basta sfogliare un libro di Oliver Sacks per imparare a conoscere lo straordinario potere curativo della musica , la sua capacità di agire come un farmaco per malati di Parkinson o Alzheimer e di stimolare abilità cognitive straordinarie anche nei soggetti giunti ormai ad uno stadio avanzato della demenza.
A dar sostegno alle parole del celebre scrittore e neuroscienziato britannico é ora uno studio scientifico apparso sulla rivista Brain & Cognition , che ha dimostrato che eseguire anche un semplice gesto motorio con un sottofondo musicale nelle orecchie , favorisce un significativo sviluppo di sostanza bianca a livello cerebrale.
Un risultato che potrebbe avere importanti implicazioni non solo in ambito sportivo, ma anche nell'ambito della riabilitazione motoria dopo traumi e ictus.

 Implicazioni anche sul linguaggio
Lo studio suggerisce che la musica fa una differenza fondamentale.La musica incoraggia le persone a muoversi.Questo studio fornisce la prima evidenza sperimentale che aggiungere delle battute musicali all'apprendimento di nuovi compiti motori puo' comportare dei cambiamenti nella struttura cerebrale.
Questi risultati sono di enorme impatto soprattutto nei casi di riabilitazione post-ictus , dato che diversi studi hanno legato proprio la sostanza  bianca degli emisferi cerebrali con il recupero delle attività motorie e linguistiche dopo un ictus o un'ischemia.


  Nuovi gesti motori

Una conclusione che dovrebbe far nascere ulteriori studi relativi alle implicazioni della musica nel campo della riabilitazione , con la possibilità che le note musicali più adatte a questo scopo siano diffuse in tutti i centri dedicati alla riabilitazione degli over 50.



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