Quando il sale non si fa "trovare"
Anche se nascosto , il sale è uno degli ingredienti a cui fare più attenzione e quello più difficile da eliminare.
Il discorso riguarda anche i piatti più di frequente consumati da chi pasteggia in maniera frugale : insalate , formaggi stagionati e carni consrvate , condimenti sott'olio e salse , acciughe , tonno e olive sono alimenti che incrementano il consumo quotidiano di sodio , che per controllare il rischio di sviluppare l'ipertensione non dovrebbe essere superiore a due grammi al giorno.ovvero cinque grammi di sale da cucina, che è composto da sodio e cloro.
Le indicazioni per un pranzo meno salato
Per far fronte alla scarsa consapevolezza della naturale presenza del sale negli alimenti , gli esperti hanno redatto un decalogo di consigli .Si raccomanda di comperare pane a basso contenuto di sale , di non eccedere con salse di soia , ketchup o senape , di aggiungere meno sale durante la cottura della pasta e comunque sempre all'in izio dell'ebollizione ,di preferire le erbe aromatriche , il limone o le spezie per insaporire i piatti , piuttosto che il sale, di evitare di aggiunger sale a piatti unici già composti e di preferire frutta e yogourt per gli spuntini.
Troppo sale sulla tavola degli italiani
Un consumo eccessivo di sale determina un aumento della pression e arteriosa , con conseguente aumento del rischio di insorgenza di gravi malattie dell'apparato cardivascolare correlate all'ipertensione arteriosa : infarto del miocardii e ictus cerbrale . Ma in realtà le conseguenze per la salute non finiscono qui ,.L'eccesso di sale in cucina è associato a anche ad altre malattie : quali i tumori dell'apparato digerente , l'osteoporosi e la malattia renale cronica.
Percio' , salate meno .E' solo questione di abitudini
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